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Visione smart e responsabilità etica: bilancio 2019 chiuso con 27 milioni di utili

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L’assemblea degli azionisti di Concessioni Autostradali Venete Spa (riunita nelle sede di Mestre con alcuni rappresentanti in videoconferenza) ha dato il via libera al bilancio di esercizio per l’anno 2019, approvato nelle scorse settimane dal Consiglio di Amministrazione della Società. L’anno si è chiuso con un utile, al netto delle imposte, di 27 milioni di euro, un risultato superiore, oltre ogni aspettativa e previsione, anche a quello già molto buono del 2018, che si traduce in un +15,4%. Lo scorso anno infatti il dato è stato di 23,4 milioni di euro. Considerando il valore dell’utile prima degli interessi e delle imposte, la Società ha prodotto nel 2019 un ritorno al sistema Paese superiore ai 56 milioni di euro (somma degli utili, come noto totalmente reinvestiti sul territorio veneto, e dalle imposte versate).

Un risultato ampiamente positivo, che coinvolge l’ambito economico, quello patrimoniale e quello finanziario, rappresentando un’azienda perfettamente in grado di autogestirsi. Risultati positivi che si ritrovano anche negli aspetti che attengono la gestione autostradale, i dati di traffico e soprattutto per quanto riguarda gli investimenti, aumentati nel 2019 soprattutto nell’ambito delle manutenzioni e della tecnologia.
 
BILANCIO.
L’ottimo risultato relativo all’esercizio 2019 è stato possibile grazie a un incremento dei ricavi unitamente a un oculato contenimento dei costi, ma soprattutto all’attenzione puntuale e costante dedicata ai costi di gestione riferiti a tutte le attività aziendali.
Alcuni dati rendono meglio l’idea del risultato positivo relativamente alle singoli voci di bilancio: il valore della produzione nel 2019 è stato pari ad 166,2 milioni di euro (nel 2018: 162,9 milioni) con un aumento di 3,3 milioni di euro (+2,03%) rispetto all’anno precedente. In quest’ambito, i ricavi da pedaggio (al netto di IVA e dell’integrazione del canone di concessione ANAS) risultano pari a 144,1 milioni di euro, registrando un aumento del 3,03% rispetto all’anno precedente (139,9 milioni nel 2018): il dato è direttamente correlato al positivo andamento del traffico ed agli aumenti tariffari autorizzati dal MIT/MEF a inizio anno.
Per quanto riguarda gli altri proventi autostradali il loro valore complessivo è pari a 6,4 milioni di euro (7,1 milioni nel 2018) così suddivisi: 4,2 milioni per proventi da royalties su attività svolte presso le aree di servizio, 1,4 milioni da compartecipazioni delle altre società autostradali ai costi di esazione e 0,8 milioni per recupero spese.
I costi della produzione sono pari a 110,2 milioni di euro, con un aumento di 1,1 milioni (nel 2018: 109 milioni; +1,04%). I costi per servizi hanno registrato un aumento del 19,86%, corrispondente a 30,4 milioni (nel 2018: 25,4 milioni). L’aumento è dato principalmente dai costi per le manutenzioni annuali e a cadenza periodica che passano da 14 milioni a 17,9 milioni (+27,9%).
Diminuisce invece il costo del personale, pari a 18,5 milioni (nel 2018: 19,2; -3,65%). Gli oneri finanziari ammontano a 16,6 milioni, inferiori rispetto a quelli dell’anno precedente (nel 2018: 20,8 milioni; -20,17%).
In ragione del quadro economico descritto, il risultato prima delle imposte è di 39,4 milioni di euro (nel 2018: 33,1 milioni; +19,27%).
 
GESTIONE FINANZIARIA.
Per quanto riguarda il Project Bond, al 31 dicembre 2019, dopo i rimborsi in quota capitale effettuati in corso d’anno, risulta un debito residuo di 620,5 milioni di euro. È stato invece estinto nell’aprile 2019 il finanziamento subordinato ANAS.
Le disponibilità liquide in chiusura di bilancio ammontano a circa 127 milioni di euro (nel 2018: 76,1 milioni), con un incremento di 50,9 milioni. Oltre a ciò, sono state costituite apposite riserve di liquidità (conti correnti vincolati), che al 31 dicembre 2019 ammontano a 72,5 milioni di euro. Con tali disponibilità, cui andranno ad aggiungersi le risorse finanziarie generate dal cash-flow conseguente all’ordinaria gestione autostradale e dai ricavi da pedaggi, la Società sarà in grado di far fronte a tutti i propri fabbisogni finanziari ovvero, in primo luogo, a quelli derivanti dal prestito obbligazionario, con il rimborso delle quote in linea capitale e delle quote in linea interessi del Project Bond per 77,7 milioni di euro, e in secondo luogo a quelli correlati agli investimenti, sia per esigenze funzionali alla gestione dei tratti autostradali in concessione, sia per la conclusione delle opere complementari e di completamento del Passante di Mestre.
 
MANUTENZIONI E TECNOLOGIA.
Nel corso del 2019 la Società ha eseguito tutte le attività manutentive previste nel piano finanziario. Tra gli interventi più rilevanti si segnalano i lavori di riqualificazione della pavimentazione e di riconversione degli impianti di illuminazione, con corpi illuminanti di nuova generazione a LED, in piena aderenza ai programmi di sviluppo aziendale fortemente sostenuti dal management in ottica di sicurezza, ambiente, risparmio energetico e innovazione tecnologica.
I considerevoli investimenti effettuati hanno consentito l’attivazione di sistemi ad alta tecnologia, tra i quali si segnalano l’automatica e continua sistematizzazione di AINOP, il database per il monitoraggio nazionale delle opere d’arte (gallerie, viadotti, ponti) e la realizzazione dei sistemi di smart-road. La rilevanza di tali scelte gestionali sta continuando ad apportare significativi effetti positivi in termini di sicurezza, interazione strada-veicolo, produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili, distribuzione di ricariche elettriche, introduzione del sistema di pesata dinamica dei mezzi di transito (per il momento installato in via sperimentale su un cavalcavia della SP81 a Spinea), oltre che di monitoraggio da remoto dei veicoli e delle opere d’arte.
 
TRAFFICO.
Nel 2019 i veicoli dell’intera tratta autostradale in concessione sono stati 72.984.140 (nel 2018: 72.351.079) registrando un aumento dello 0,87%. Considerando i dati suddivisi tra traffico leggero e traffico pesante, le auto sono passate da 56.509.698 nel 2018 a 56.792.685 nel 2019, in aumento del +0,50%, i mezzi pesanti invece erano 15.841.381 nel 2018, mentre nel 2019 sono stati 16.191.455 (+2,21%). I dati sono comprensivi dei volumi non paganti relativi al tratto liberalizzato della A57: stazioni di Venezia-Mestre, Mira-Oriago, Mirano-Dolo, stimati in circa il 15% sul totale annuo.
 
INCIDENTI.
Un risultato molto positivo, grazie anche agli investimenti in sicurezza, è apprezzabile anche sul fronte dell’incidentalità. Nel 2019, sul sistema autostradale in gestione (chiuso più aperto), sono stati registrati 206 incidenti, in calo rispetto al 2018 (270) del 23,70%: di questi, 130 hanno coinvolto veicoli leggeri, con una diminuzione del 23,08% rispetto al 2018 (147), 76 hanno coinvolto veicoli pesanti, in decremento del 24,75% (nel 2018: 101).
Ancora più significativo il valore riferito al “tasso di sinistrosità”, ovvero il rapporto tra numero di incidenti e chilometri complessivamente percorsi, che nel 2019 è stato pari a 11,28, in diminuzione del 24,04% rispetto all’anno precedente.
Per quanto riguarda gli incidenti con feriti, il tasso di sinistrosità nel 2019 si attesta sul valore di 5,093 (93 contro i 126 del 2018), inferiore rispetto al tasso nazionale che è 6,91 (fonte: AISCAT). Per quanto riguarda il computo delle persone ferite, anche in questo caso il tasso di sinistrosità scende all’8,21 (150 contro le 199 del 2018), inferiore all’indice nazionale che è dell’11,82.
 
«Gli investimenti nell’ultimo esercizio – spiega la Presidente di Concessioni Autostradali Venete Luisa Serato – hanno permesso, una volta entrati nella fase imprevedibile che stiamo vivendo, di affrontare con maggiore serenità lo tsunami scatenato dall’emergenza Covid, che ha coinvolto pesantemente anche il nostro settore e inevitabilmente avrà ripercussioni nell’esercizio corrente. Ancora una volta, l’aver saputo operare con lungimiranza in tempi non sospetti, ci ha permesso di rimanere in carreggiata nella tempesta, consentendoci di affrontare le difficoltà del momento senza troppi problemi e con rinnovata fiducia nel futuro».

«Sul nostro territorio – aggiunge l’AD Ugo Dibennardo – sono transitati, nel 2019, oltre 12 milioni di visitatori. Investire nel futuro ci ha consentito di operare in continuità (lavorativa, prestazionale e di pagamenti) anche durante l’emergenza, per la quale abbiamo subito istituito anche la totale esenzione dal pagamento del pedaggio per gli operatori impegnati in prima linea sul fronte sanitario. È così che tutti gli investimenti effettuati nel 2019 si sono resi, proprio durante l’attuale lockdown, particolarmente efficaci. Il filosofo Hans Jonas nell’affrontare il complesso ed attualissimo rapporto tra tecnica ed etica introdusse, nel 1979, il “principio di responsabilità” che, nel nostro agire societario, abbiamo preso l’impegno di portare avanti, continuando a voler offrire servizi di eccellenza al Sistema Italia».