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CAV, i dati di ponti, gallerie e viadotti direttamente nell'archivio nazionale

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I dati del monitoraggio di ponti e viadotti realizzato da Concessioni Autostradali Venete con l’Università di Padova confluiscono direttamente nel database nazionale, grazie a un sistema di collegamento automatico realizzato dalla Società concessionaria e ora preso a modello da altre gestori di infrastrutture. 

Il salto di qualità è avvenuto dopo che è nato l’Archivio Informatico Nazionale delle Opere Pubbliche (AINOP), iniziativa sviluppata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti all’indomani del disastro del Ponte Morandi a Genova. Si tratta di un database di tutte le cosiddette “opere d’arte” (ponti, viadotti, gallerie) d’Italia, alimentato da ciascun gestore di infrastrutture stradali e ferroviarie. In esso dovrebbero confluire tutti i dati forniti da chi si deve occupare della loro manutenzione, con l’obiettivo di rendere disponibili sempre e nell’immediato, in un unico archivio telematico, le informazioni relative al loro stato di conservazione.

Concessioni Autostradali Venete, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile ed Ambientale dell’Università di Padova, aveva sviluppato già a partire dal 2014 un database delle proprie opere d’arte, nel quale sono disponibili i dati relativi al loro stato, con l’obiettivo di monitorarne costantemente lo stato e programmare la manutenzione ordinaria e straordinaria.

Ora, grazie alla collaborazione tra i Sistemi informativi della Società autostradale e quelli del MIT, è stato possibile predisporre una modalità di caricamento automatico dei dati in web service, in modo da consentire un rapido ed affidabile collegamento dal database interno della Concessionaria autostradale a quello dell’AINOP.

In pratica ogni dato caricato nel database di Concessioni Autostradali Venete confluisce direttamente in quello del Ministero, a disposizione dell’archivio nazionale e sulla base di questa esperienza, il sistema di collegamento così studiato è stato preso a modello e utilizzato anche da altri gestori, consentendo all’Archivio di implementarsi notevolmente.

«Il nostro sistema di collegamento – spiega l’AD di Concessioni Autostradali Venete Ugo Dibennardo – ha permesso non solo di migliorare la mappatura delle opere nell’archivio nazionale in ottica di monitoraggio e affidabilità delle infrastrutture, ma anche di accelerare questo processo di catalogazione, a beneficio di altri gestori e della sicurezza di tutti i cittadini».