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Dal Passante Verde ad Hyper Transfer: ai Green Blue Days di Taranto la green vision di CAV

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La “green vision” di Concessioni Autostradali Venete alla ribalta nazionale, protagonista dei Green Blue Days, il Forum sullo sviluppo sostenibile in corso a Taranto.

Dal “Passante Verde” e i progetti di biodiversità a quelli di resilienza delle infrastrutture di fronte ai cambiamenti climatici, dalla trasformazione in risorsa delle acque di dilavamento all’incentivo al telepedaggio per ridurre i veicoli fermi ai caselli, passando per la sfida di Hyper Transfer: le politiche ambientali di CAV sono state protagoniste in particolare del talk “Mobilità sostenibile, interconnessa e interoperabile per lo sviluppo economico e sociale dell’Italia”, a cui hanno partecipato docenti universitari, rappresentanti di associazioni e manager delle più importanti aziende, con innovativi progetti italiani e internazionali.

«Un’infrastruttura è un’opportunità, ma pur sempre una ferita per il territorio – ha detto la Presidente di CAV Luisa Serato, intervenuta al talk – da quando abbiamo ricevuto questo mandato, nel 2008, ci siamo chiesti quale potesse essere il nostro ruolo per ricucire il territorio e ristabilire un rapporto con le comunità. È nata così l’idea di piantumare l’autostrada, realizzando parchi e fasce boscate per mitigare l’impatto dell’infrastruttura, con una funzione anche sociale. Recentemente queste aree hanno lasciato spazio a progetti di oasi di biodiversità dedicate al ripopolamento degli insetti impollinatori, fondamentali per il funzionamento degli ecosistemi e la conservazione degli habitat. In questi anni abbiamo spinto per incentivare il telepedaggio, allo scopo di fluidificare il traffico e limitare le emissioni dei veicoli e abbiamo investito in sistemi capaci di trasformare in risorsa le acque meteoriche di dilavamento provenienti dall’autostrada. Infine, abbiamo adottato un software in grado di progettare interventi di manutenzione considerando non solo lo stato dell’infrastruttura, ma anche ciò che la circonda, cioè insediamenti, ambiente, altre opere umane, tenendo conto di fattori come eventi meteo estremi, rischio idraulico e dissesto idrogeologico. Oggi la sfida si chiama Hyper Transfer: siamo i primi in Italia ad aver intrapreso un percorso per portare questa tecnologia in Veneto e anche questo è un atto di grande attenzione verso il territorio e le persone: togliendo traffico pesante dalle autostrade, abbiamo l’ambizione di vedere sempre più vicino l’orizzonte in cui le persone potranno tornare al centro e il viaggio essere non una pena, o peggio ancora un rischio, ma un piacere».

gbd