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Hyper Transfer, a gennaio via al progetto: road-map delineata al Green Logistics Expo

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Il punto sul viaggio di Hyper Transfer al Green Logistics Expo, il Salone internazionale della logistica sostenibile che si è chiuso oggi, 7 ottobre, in Fiera a Padova. Del sistema di trasporto ultraveloce a guida vincolata, che si prevede di realizzare in Veneto a partire dal 2026, si è parlato all’interno della tavola rotonda dal titolo “Il futuro della logistica attraverso il processo di innovazione in ambito tecnologico e digitale”, organizzata da Concessioni Autostradali Venete nel proprio stand espositivo, per mettere a confronto operatori del settore, esperti di trasporti ed esponenti del mondo accademico ed economico.

Lo stato dell’arte dell’avveniristica tecnologia è stato delineato dalla Presidente di CAV Luisa Serato e dell’Amministratore delegato Ugo Dibennardo in apertura di convegno, dopo che lo scorso 16 marzo è stato firmato un apposito protocollo d’intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, la Regione del Veneto e CAV.

«Come tutti i grandi progetti di innovazione – ha spiegato Dibennardo – all’inizio l’idea ha suscitato ilarità, ma abbiamo rispettato impegni e tempi stabiliti: oggi siamo l’unico tender pubblico europeo di tecnologia Hyper Transfer e di qui a 18 mesi saremo in grado di presentare il primo progetto esecutivo, per arrivare entro il 2026 ad avere i primi chilometri di tracciato per i test».

La tabella di marcia lascia traccia dallo scorso 1° aprile, con la pubblicazione dell’avviso volto a raccogliere le manifestazioni di interesse da parte degli operatori di mercato interessati a realizzare la nuova tecnologia. Recenti i passi decisivi: lo scorso 23 settembre gli operatori economici selezionati sono stati invitati a presentare le loro migliori proposte, che entro il mese di novembre si tradurranno in offerte da sottoporre alla valutazione dell’apposita commissione ministeriale. Entro dicembre sarà individuato il partner privato che affiancherà CAV nella realizzazione del progetto, poi a gennaio 2023 appuntamento con l’avvio delle attività progettuali, attraverso fasi successive di valutazione di fattibilità, progettazione, prototipazione e sperimentazione sul campo.

«Non si tratta più di proclami – ha sottolineato la presidente Serato - ad imporci di pensare diversamente il futuro della mobilità sono stati semplici calcoli: in un tratto autostradale come quello che collega Padova con Venezia, oggi, con gli attuali volumi di traffico, un’eventuale quarta corsia è un’esigenza già superata. E lo sarà anche la previsione di una quinta o sesta corsia: non possiamo più pensare la mobilità come un aumento di superficie percorribile per le merci, dobbiamo immaginarla come una “comfort zone” per le persone, dove temi come la sicurezza, la sostenibilità e la connettività diventino la regola per utenti e aziende».

Hyper Transfer permetterà di sperimentare in Veneto, prima regione in Italia, un sistema di trasporto di merci containerizzate e persone attraverso un tubo, nel quale viaggiano capsule isolate dall’esterno, spinte attraverso sistemi di propulsione e sospensione garantite dalla levitazione magnetica: mantenendo la differenza di pressione con l’esterno, sarà possibile raggiungere velocità finora mai sperimentate dai tradizionali sistemi di trasporto, con punte fino a 1200 km/h. Evidenti i vantaggi per lo sviluppo e l’economia del territorio, ma benefici vi saranno sia per l’ambiente che per la sicurezza stradale, visto che il sistema permetterà di togliere gran parte delle merci su gomma dalla rete autostradale veneta.

Le potenzialità di questo sistema sono evidenziate, sulle competenze di CAV, dalla possibilità di utilizzare il corridoio relitto della A4, la fascia di pertinenza dell’asse autostradale, senza dover procedere ad espropri e dunque con una tabella di marcia sui tempi di realizzazione tutto sommato rapida.

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