News
L'infomobilità a Nordest garantisce sicurezza e regolarità: Giro d'Italia modello di successo
Per il secondo anno consecutivo si è rivelato un modello che funziona appieno, senza costi aggiuntivi a carico degli enti pubblici territoriali e diventando di fatto la regola utile, se non necessaria, per la gestione di tutti gli eventi, sportivi e non, che impattano sulla viabilità e sulla mobilità a NordEst. Il Protocollo d’Intesa tra le regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia sottoscritto con Anas (Gruppo FS Italiane), Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova, Autostrade per l’Italia, Concessioni Autostradali Venete, Autovie Venete, Friuli Venezia Giulia Strade, Veneto Strade, Telepass e Infoblu (Gruppo Telepass) per la gestione integrata e coordinata dell’informazione all’utenza durante il Giro d’Italia 2022, ha permesso anche quest’anno di coordinare al meglio tutte le informazioni sul traffico necessarie ad armonizzare le complesse esigenze dell’evento con la piena regolarità e sicurezza della mobilità stradale e autostradale.
L’adozione del sistema integrato di infomobilità durante le 4 tappe del Giro d’Italia, che si è svolto dal 26 al 29 maggio scorso e attraversando il Veneto e il Friuli Venezia Giulia ha toccato le province di Treviso, Udine, Belluno e Verona, è risultato uno strumento indispensabile per il miglioramento della gestione delle informazioni sul traffico in condizioni ordinarie e di emergenza, riuscendo a garantire la più proficua gestione e il più accurato coordinamento possibile delle fasi più delicate della competizione e delle criticità che hanno impattato sul traffico, per strade chiuse e deviazioni, disponibilità e ubicazione dei parcheggi, incidenti stradali e varie situazioni d’emergenza, sia nelle fasi propedeutiche alle tappe, durante lo svolgimento delle stesse, sia in fase di smobilitazione.
I 9 gestori coinvolti nel progetto, con le due Regioni, hanno infatti approntato una "Situation Room", una sorta di "torre di controllo" appositamente allestita presso la sede di CAV a Mestre, in cui hanno lavorato 53 addetti alla gestione e al coordinamento, in stretto collegamento con 7 operatori dalla Mobile Control Room, la sala operativa mobile posizionata all’arrivo di ogni tappa, 4 addetti al servizio di staffetta in corsa, più personale tecnico e a supporto delle decisioni.
La sala operativa ha raccolto i dati relativi alla mobilità sul territorio, costantemente alimentati da enti e istituzioni coinvolti dal passaggio della corsa, come Comuni, Comandi e Consorzi di Polizie Locali oltre che dalle concessionarie autostradali.
I dati così inseriti nel sistema grazie alla piattaforma Moova, del partner tecnologico Almaviva, hanno permesso di restituire sotto forma di app tutte le informazioni raccolte, che sono state rese disponibili ai cittadini e a chi si spostava sul territorio.
Nelle quattro giornate del Giro d’Italia sono stati quasi 520 i km percorsi fra Veneto e Friuli Venezia Giulia da centinaia fra ciclisti e addetti ai lavori della carovana rosa. L’organizzazione messa in atto dai concessionari ha permesso di governare al meglio più di 1500 eventi dei più complessi e vari: dai problemi di traffico alle deviazioni stradali, dai lavori in corso agli incidenti, dalle condizioni meteo alle informazioni generiche all’utenza. Inoltre, ha consentito di controllare l’accesso e il deflusso ai parcheggi e la sosta di diverse migliaia di auto, oltre a segnalare prontamente incidenti stradali ed emergenze agli utenti della strada, attraverso una specifica App che ha registrato in quei giorni 2912 accessi.
Un modello operativo che ha elevato i livelli di regolarità e sicurezza della circolazione e che conferma ulteriormente, nell’ottica sempre più attuale di Smart Road e Smart City e di maggiore domanda di servizi integrati per la mobilità sostenibile, la capacità dei gestori e concessionari (stradali e autostradali) di monitoraggio del territorio, di informazione e abilità logistica, con la possibilità di mettere in piena sicurezza e regolarità la gestione della mobilità durante tutti i grandi eventi sportivi e non che richiamano un gran numero di pubblico e di appassionati a Nord Est.
"Siamo di fronte ad un modello di gestione della mobilità e dell'informazione agli utenti che si conferma vincente – è il commento del Vicepresidente della Regione Veneto, Elisa De Berti. Il banco di prova rappresentato dai Mondiali di sci di Cortina e dal Giro d'Italia dello scorso anno, ha dato risultati interessanti e ha aperto la strada ad un protocollo intelligente e all'avanguardia, concepito con il territorio. Si parla spesso della necessità di fare sistema e in questo caso abbiamo dato concreta attuazione a questo approccio che si prepara ad essere riproposto alle prossime Olimpiadi Milano Cortina 2026".